Blisstonia è il nuovo disco dei Weird Bloom in una bolla musicale psichedelica. La recensione.

Weird Bloom Blisstonia

Blisstonia è il secondo album in studio della band romana Weird Bloom (già Weird Black), uscito il 12 gennaio scorso per We Were Never Be Boring (aka WWNBB). La band di Luca Di Cataldo torna sulle scene con il seguito del disco di debutto “Hy Brazil”.

In questo periodo storico noto la rinascita di un filone anni ’70 che pervade –piacevolmente- la musica contemporanea. Ne sono probabilmente leader i Winstons che ho già avuto modo di  intervistare e poi ascoltare dal vivo, con il loro primo disco omonimo e, poi, insieme ad Alberto Ferrari e Marco Fasolo con  l’omaggio live ai più grandi esponenti della psichedelia, i signori Pink Floyd.

In questa ricerca musicale a rinfrescare le radici del passato mi sono imbattuta nei Weird Bloom e il loro secondo album Blisstonia. Originariamente la formazione romana guidata da Luca Di Cataldo nasceva con il nome di Weird Black, poi modificato per evitare fraintendimenti, dopo la pubblicazione del primo lavoro “Hy Brazil”.

Weird Bloom Blisstonia

L’impronta dei Beatles è palpabile da subito. Atmosfere acide e fiabesche creano una bolla musicale intorno alla psichedelia che pervade l’album. L’influenza di George Harrison è forte in brani come “Cretans Are Liars” e “Quae Carcaju”, dove si percepisce anche la presenza dei Flaming Lips.

Non solo psichedelia e viaggi lisergici o stati onirici, ma anche atmosfere colorate e labirinti sonori che, insieme a backing vocals, sigle anni 80, situazioni fiabesche e farsesche e ambientazioni grottesche, rendono il disco divertente, fruibile e maledettamente contemporaneo, a dimostrazione del fatto che forse, alla fine, non esiste veramente un periodo storico in cui un genere possa essere incasellato.

La post-produzione di Blisstonia è stata affidata ad un “ragazzo” di sessanta anni di LeedsRichard Formby – mago dei suoni analogici il quale ha accettato di lavorare al disco creando un sound rotondo e fluido. Il master è stato fatto da Marco Antonio Spaventi che ha contribuito a dare robustezza al sound, distribuendo ogni frequenza al giusto posto.

Tracklist:

  1. Guardian Of The Men
  2. Cretans Are Liars
  3. 1st Bloom
  4. Luger’s Shadow
  5. Sinking With The Jellyfish
  6. Quae Carcaju
  7. My Dear Elena Summer’s Vudun
  8. 2nd Bloom
  9. 3rd Bloom
  10. The Moose, The Devil And The Wolf
  11. Lil Lightning

#FollowtheNoise…

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