Il concerto del trio Triology, inedita formazione che vede il sassofonista Rosario Giuliani insieme al violoncellista Paolo Damiani e al batterista Roberto Gatto, in programma venerdì 9 marzo alle ore 21.00, inaugura gli appuntamenti di “Jazzin’ Linea”.
La nuova rassegna, sotto la direzione artistica di Susanna Stivali, inizia con il trio Triology al Maxxi – Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo di Roma, all’interno dello spazio “Jazzin’ Linea”. I solisti di questo inedito trio hanno spesso suonato insieme in diverse formazioni. In particolare, Damiani e Giuliani collaborano da tempo in duo, ed entrambi hanno sovente incrociato lo straordinario batterista romano. Il repertorio è quasi interamente basato su composizioni edite ed inedite dei tre solisti. Nei brani di Triology, pur fortemente strutturati, le linee del contrappunto tendono a generare spazi sonori aperti e flessibili in cui il respiro e il gesto improvviso danzano liberamente. La cantabilità delle composizioni non rinuncia mai alla ricerca, intesa soprattutto come ascolto curioso, invenzione e stupore.
Dopo il primo appuntamento del 9 marzo con Triology, si prosegue venerdì 16 marzo con il Luca Mannutza 4et “Uneven Shorter”, venerdì 23 marzo con il Marcello Allulli, Enrico Zanisi e Fabrizio Sferra trio “The New Project”. Ad aprile e maggio, invece, sono attesi anche Javier Girotto e Natalio Mangalavite per presentare il loro nuovo album, Stefania Tallini Toca trio, Susanna Stivali in quartetto e molti altri. Jazzin’ Linea è una nuova rassegna di jazz descrive le linee che raccontano il migliore Jazz italiano contemporaneo, le linee degli incontri tra grandi musicisti, quelle dei nuovi progetti e presentazioni di cd. Dal 9 marzo, Jazzin’ Linea è in linea con il jazz con il gusto e gli incontri. Il pubblico che assisterà ai concerti, avrà anche l’occasione di vivere il Ristorante Linea come un’esperienza sensoriale, assaporando gli aperitivi e le cene gourmet curate creativamente e gastronomicamente dalla Chef Cristina Boweman. Jazzin’Linea è organizzato da Linea e da Muovileidee Associazione Culturale.
Paolo Damiani è un musicista di grande progettualità, che ha sviluppato un linguaggio jazzistico originale ed europeo, distinguendosi per la capacità di far vivere l’estetica del jazz in contesti differenti da quelli tradizionali. Ha collaborato con alcuni dei più prestigiosi musicisti del mondo tra cui Pat Metheny, Kenny Wheeler, Albert Mangelsdorff, Billy Higgins, Charlie Mariano, Antony Braxton, Cecil Taylor, Gianluigi Trovesi, Trilok Gurtu, Miroslav Vitous, Barre Phillips, Tony Oxley, John Surman, Enrico Rava, Anouar Brahem, Marc Ducret, Louis Sclavis, François Jeanneau, Giancarlo Schiaffini, Paolo Fresu, Pino Minafra e Giorgio Gaslini con il quale ha debuttato professionalmente nel 1976.
Rosario Giuliani è invece una delle nuove grandi realtà del jazz internazionale. Già artista in esclusiva della prestigiosa etichetta francese Dreyfus Jazz, per la quale già inciso album di rilievo, ha appena pubblicato un nuovo lavoro per l’etichetta Auditorium Parco della Musica Records, con Damiani ospite. Tante e prestigiose anche le sue collaborazioni nell’ambito del jazz, dove ha avuto modo di affiancare musicisti di valore assoluto quali Charlie Haden, Gonzalo Rubalcaba, Phil Woods, Enrico Pieranunzi, Enrico Rava, Franco D’andrea, Martial Solal, Jeff “Tain” Watts, Mark Turner, Bob Mintzer, Joe Locke, Joe La Barbera, John Patitucci, Kurt Elling, Stefano Bollani, Cedar Walton, Biréli Lagrene, Philip Catherine, Paolo Damiani, Marc Johnson, Joey Baron, Guy Barker, Fabrizio Bosso, Jean-Michel PILC, Richard Galliano, Roberto Gatto, Russell Malone.
Roberto Gatto seduto dietro ai suoi tamburi ha saputo viaggiare per il mondo dei suoni come pochi altri hanno saputo fare. Roberto Gatto è, infatti, un esploratore, un “ragazzo” che ha pensato di trasformare il suo strumento in una macchina in grado di muoversi nel tempo e nello spazio. È partito dal jazz ma ha scoperto la musica, tutta la musica, quella più raffinata e intransigente, quella più leggera e cantabile, non ha avuto timore di mescolare le sue bacchette e la sua testa pensante a quella di molti musicisti e molto diversi tra loro. L’elenco è lungo, ma vale la pena di rileggerlo tutto: Bob Berg, Steve Lacy, Johnny Griffin, George Coleman, Dave Liebman, Phil Woods, James Moody, Barney Wilen, Ronnie Cuber, Sal Nistico, Michael Brecker, Tony Scott, Paul Jeffrey, Bill Smith, Joe Lovano, Curtis Fuller, Kay Winding, Albert Mangelsdorff, Cedar Walton, Tommy Flanagan, Kenny Kirkland, Mal Waldron, Ben Sidran, Enrico Pieranunzi, John Scofield, John Abercrombie, Billy Cobham, Bobby Hutcherson, Didier Lockwood, Richard Galliano, Christian Escoudè, Joe Zawinul, Bireli Lagrene, Pat Metheny.
#FollowtheNoise…