“Dove sei pt.1” è il primo capitolo del nuovo doppio disco di inediti di Lucio Leoni, che vede la luce in due diverse uscite nel corso del 2020: la prima a Maggio e una seconda in arrivo nei mesi autunnali. Abbiamo ascoltato questa prima parte del lavoro: ecco cosa ne pensiamo.
Un disco maturo, brillante ed eclettico. Arriviamo subito al dunque perché è già dalla prima traccia, “Il fraintendimento di John Cage”, che si ha chiaro cosa si ha davanti. Anzi, nelle orecchie. “Dove sei pt.1” è il disco della maturità artistica di Lucio Leoni, cantautore romano classe 1981.
Rap, elettronica, musica d’autore, teatro canzone e tradizione popolare. Quest’ultima richiama anche le lunghe jam session di stampo americano dalle quali l’artista ha probabilmente attinto nella sua parentesi statunitense.
Parte con un rullo di tamburi “Dove sei pt.1”, uscito per Lapidarie incisioni e Black Candy, il primo capitolo di un lavoro centellinato in due momenti, il secondo dei quali vedrà la luce nell’autunno del 2020.
Dove sei non è una domanda alla quale rispondere. Anche se poi, alla fine, vedremo che sarà il disco stesso a sollevare altre domande. Dove sei è proprio lì dove ti trovi nel momento in cui sei seduto ad ascoltare, a ragionare su quelle liriche che sono racconti di vita mentre la voce di Lucio Leoni viaggia, a tratti ironica e cruda, nel senso più genuino del termine, sugli strumenti suonati magistralmente dai suoi compagni di viaggio in questo lavoro: Lorenzo Lemme (Batterie), Daniele Borsato (Chitarre), Nicoletta Nardi (tastiere), Giorgio Distante (Eufonio, tromba), Marco Colonna (Clarinetti).
“Quanto era bello quando ci dicevano Avete tutta la vita davanti”. Lo scorrere del tempo, la crescita e l’arte sono i temi principali che si sviluppano da una sonorità all’altra nel terzo disco di inediti di Lucio Leoni. Il lavoro sembra lasciare spazio all’improvvisazione mentre si trasforma in un componimento letterario grazie alla particolare scrittura, sempre molto attenta ai particolari, del cantautore romano.
Lucio Leoni esplora, infatti, la poesia, passando per la drammaturgia, fino ad attraversare tutto il suo flusso di pensieri. Il valore aggiunto è dato dalle collaborazioni in alcune delle tracce che compongono l’album: C.U.B.A. Cabbal ne “Il sorpasso”, Francesco Di Bella in “Dedica”, Andrea Cosentino in “Mi dai dei soldi” che chiude il lavoro e lo guida verso il successivo di cui ancora nulla sappiamo.
“Dove sei pt.1” è un lavoro magistrale che si chiude in poco più di mezz’ora. É uno stream of consciousness pieno di domande e giochi di parole che si rincorrono e trovano una quadra nelle 8 tracce che danno vita a questo lavoro.
L’ultima traccia del disco “Mi dai dei soldi”, con il testo tratto dallo spettacolo “Kotekino Riff” di Andrea Cosentino e portato poi in musica da Lucio Leoni, apre a delle riflessioni sul significato del fare arte.
Un disco scritto prima del lockdown e che si conclude proprio con infinite domande che, però, restano aperte. Stiamo forse giocando? Una richiesta economica ossessiva che viene ripetuta continuamente viene smontata pezzo per pezzo dalle riflessioni dell’autore sul perché del fare musica e arte.
Troveremo risposta a queste domande nella seconda parte in uscita il prossimo autunno?