Noise Symphony ha avuto l’occasione di vivere lo splendido spettacolo offerto domenica scorsa al Postepay Sound Rock di Roma da Lauryn Hill.
Lauryn Hill, artista talvolta criticata per la sua personalità e le sue scelte di vita, arriva nel nostro paese con due date: una al Lucca Summer Festival ed una domenica scorsa al Postepay Sound Rock di Roma. NOIse siamo andati a trovarla proprio nella nostra città. “Come potevamo mancare?”. Lauryn Hill ha fatto vibrare il palco del Postepay Sound Rock allestito nella splendida cornice dell’ippodromo delle capannelle dove, questa volta, a dare una grandissima emozione non sono stati i soliti cavalli da corsa, ma una meravigliosa band di musicisti capeggiati da un leader formidabile. Arriva sul palco con circa 50 minuti di ritardo, mentre il dj intratteneva il pubblico impaziente, non chiede scusa ai numerosi fan ma si fa subito perdonare a modo suo. Cuffia gialla in testa e una meravigliosa canottiera con scritto “Pasta, Cottura 10 minuti”. ” Scuse accettate Lauryn!!!”
Comincia alternando i migliori brani del suo breve, ma vincente repertorio da solista (un solo album, il 5 volte Grammy “The Miseducation of Lauryn Hill”), alternando i successi con i Fugees fino a farci emozionare anche con diverse cover, da Sade a Bob Marley, da Gloria Gaynor a Nina Simone. I brani li conoscevamo tutti, ma Lauryn ci ha veramente spiazzato interpretandoli con degli arrangiamenti nuovi, evidenziando ancora la componete ritmica della band: batteria e basso infatti sono veramente arrivati sulla nostra pancia come delle vere e proprie cannonate, e la voce di Lauryn accompagnata dalle tre coriste è riuscita spesso a farci venire la pelle d’oca.
Frenetica sul palco, interagisce spesso con la band, composta da 11 meravigliosi elementi, li dirige come uno dei migliori direttori di orchestra, li invita continuamente a tirare fuori tutta la loro energia. Nel corso del concerto, interagisce poco con il pubblico ma alla domanda “Ci sono fan dei Fugees a Roma?” a risponderle è un boato potentissimo, segno evidente che Lauryn Hill stava ottenendo il pieno consenso da tutti. Da evidenziare senza il minimo dubbio la versione straordinaria di “How Many Mics”, con l’artista che si diverte a fare scat sul rap dando fondo al suo straordinario talento, “Ready Or Not”, dove la Hill tira fuori la cantante gospel che è in lei per un inizio intimo, da brividi, e poi una versione stravolta di “Killing Me Softly”. Anche i problemi non sono mancati sul palco e Mrs Hill continua a chiedere l’intervento dei fonici di palco, senza però perdere mai il controllo della situazione,“the show must go on!” e anche qui ha dimostrato capacità artistiche che solo i grandi hanno.
Chi ha avuto la fortuna come NOIse di vivere questa grande artista da vicino, non puó negare il fatto che ancora oggi Lauryn Hill, nonostante le numerose critiche che l’hanno accompagnata nel corso degli anni, quando sale sul palco non delude e lascia un segno. Ha confermato di essere ancora una delle regine indiscusse del panorama R&B mondiale. A fine concerto non fa il “bis” ma saluta ancora una volta a modo suo, sale sul palco non con la band ma con i suoi figli avuti con Rohan Marley, figlio del grande Bob. Tutti noi speriamo di rivederla presto ancora una volta e soprattutto speriamo che la Hill torni a scrivere qualche cosa di nuovo e che possa poi dar vita magari ad un nuovo album. “See you soon Lauryn…”
#FollowTheNoise…