“Il cielo non è un limite” è il nuovo ep di Myss Keta in uscita, solo in digitale, il 13 novembre per Island Records/Universal Music Italia.
“Il cielo non è un limite”, anticipato dai singoli “Giovanna Hardcore” e “Due” contiene sette tracce nuove di zecca prodotte da Riva, con interventi compositivi di Populous e Unusual Magic, un featuring di Priestess e un cameo di Lilly Meraviglia.
Con l’elemento aria al centro di tutto “Il cielo non è un limite” nasce da un’immagine: un aereo che vola in cielo, solitario e libero, forte e indomato. Che sia quello solcato da una Myss trasformata in ultrasonica navetta d’acciaio, o che sia quello che in questo periodo abbiamo imparato a guardare da una finestra, è un cielo a prima vista limitato, incorniciato.
Ma è nella forza centrifuga che si realizza la potenza di un’immagine, nella sua capacità di evocare il fuori campo.
E così guardando questo spazio all’apparenza racchiuso si spalancano spazi interiori che sono, al contrario illimitati. Veri e propri cieli interiori che ci ricongiungono all’idea archetipica del cielo, quello vero, infinito e senza limiti, metafora di un’atavica e perenne tensione umana a conquistare l’impossibile. Il cielo non ha limite. Il cielo non è un limite.
Dopo i precedenti lavori “Una vita in capslock” e “Paprika”, la Regina di Porta Venezia si immerge con questo ep in suoni complessi, oscuri, affilati, ricercati. Ne viene fuori un disco che suona come un rave all’ultimo piano di un grattacielo di vetro e acciaio. In questa Torre GalFa milanese traslata in una metropoli futura la sacerdotessa Myss infrange una delle grandi vetrate per schizzare via come un razzo, alla ricerca dell’infinito. È in quell’attimo che noi tutti smettiamo improvvisamente di ballare, per renderci conto di essere nudi di fronte a uno specchio che ci mostra tutte le ferite della nostra epoca.