Le date italiane del tour acustico di Eddie Vedder, da Firenze a Taormina, non sono stati concerti come altri, ma un racconto di un modo di intendere la vita, affrontandola seguendo il proprio credo interiore. Sono queste le massime cantate in ogni singolo testo da Eddie Vedder, frontman dei Pearl Jam, arrivato a Taormina, dopo aver tenuto a bada con la sola forza della sua voce e della sua chitarra, un pubblico di 50.000 persone alla Visarno Arena. L’ atmosfera unica nel suo genere tra quelle rovine greche siciliane sognate dal rocker di Seattle per una vita intera, in un panorama che lo inebriava insieme alle sue 2-3 bottiglie di vino bevute in 2 ore e 20 minuti di concerto, ma sopratutto condivise insieme al pubblico in un brindisi con le prime file.
Il dialogo musicale e le storie personali sono un impeto di rappresentanzioni di un modo di vivere unico fatto di emozione e sentimento: I knew all the rules but the rules did not know me, Guaranteed, un must dell’essere libero da ogni preconcetto di colui che affronta la vita in pace con il suo essere restando nel tempo coerente con la sua indole. Eddie Vedder ha voluto dire questo in ogni suo show: seguire il proprio essere nella maniera migliore possibile, come suonare un ukulele con il suo amico Glen Hansard senza microfono per avvolgersi nella magia della musica e nel silenzio dei presenti, una sorta di libertà ma ancora di più intima protezione del proprio essere.
di Andrea Saccone.