L’inconfondibile suono di Demodée continua a risuonare nel panorama musicale italiano con il recente lancio del suo ultimo singolo “Specchi”. In questa nostra intervista, l’artista rivela la profonda ispirazione che giace dietro il brano e la sua personale ricerca di identità all’interno di un mondo in costante evoluzione.
Nella nostra intervista, Demodée parla del suo ultimo singolo “Specchi”, un brano che riflette la transizione giovanile e il desiderio di evasione. Radicata nel sound indie-pop, l’artista rivela come la musica di Mina abbia plasmato la sua identità artistica, mentre il suo passato nel tour “Symphony” di Roby Facchinetti abbia arricchito la sua comprensione musicale. Con il sostegno incondizionato della sua famiglia, Demodée mira a trasmettere la sua musica a un pubblico sempre più vasto, sperando di realizzare un futuro brillante nella scena musicale.
Ciao Demodée. É da poco uscito il tuo nuovo singolo “Specchi”. Ci puoi parlare dell’ispirazione dietro il brano e del significato che porta con sé?
“Specchi” nasce dalla voglia di descrivere quello che i ragazzi della mia età provano e devono affrontare in questo periodo della loro vita. Infatti, rappresenta appieno i pensieri di un teenager. Abbiamo voglia di crescere in fretta, vogliamo scappare ma in fondo non possiamo e non riusciamo a scordarci la strada di casa.
In “Specchi” sembri trasmettere un forte desiderio di evasione dalla vita quotidiana. Qual è il messaggio principale che speravi di trasmettere agli ascoltatori attraverso questa canzone?
“Specchi” è una sorta di riflessione. Ci ricorda quanto ancora siamo fragili e quante volte ancora sbaglieremo. In questo passaggio all’età adulta è normale affrontare situazioni sempre più grandi di noi e che alcune volte ci intimoriscono.
Dopo il tuo primo singolo “Sconosciuti”, come ti senti nel presentare un nuovo brano al pubblico? C’è una particolare evoluzione o cambiamento che hai voluto mostrare con “Specchi” rispetto al tuo precedente singolo?
É sempre bello ed entusiasmante condividere i propri brani al pubblico. É come far capire agli altri chi siamo. Ogni pezzo racconta una parte di me stessa. “Specchi” e “Sconosciuti” sono accomunati dal loro sound indie-pop.
Hai menzionato di esserti dedicata con impegno e passione alla musica fin da bambina. In che modo questo amore per la musica ha influenzato il tuo stile e la tua identità artistica oggi?
Il canto e la musica hanno sempre fatto parte della mia vita. Le prime cover nelle quali mi sono cimentata sono state le canzoni di Mina. Forse è anche da qui che deriva il mio nome Demodée. Questo però non vuole escludere la freschezza dei nostri giorni, soprattutto nel sound. Il nome Demodée vuole essere infatti un mix perfetto tra “old” e moderno.
Puoi raccontarci un po’ di più sulla tua esperienza nel tour “Symphony” di Roby Facchinetti e su come questa opportunità abbia contribuito alla tua crescita artistica?
I tour che ho affrontato in qualità di corista sono stati una bella esperienza. É stato interessante “vivere” i ritmi di un tour. Per quanto riguarda la mia crescita artistica sicuramente ha stimolato lo studio della musica trascritta sugli spartiti.
Chi sono stati i tuoi più grandi sostenitori durante il tuo percorso musicale e come hanno influenzato la tua carriera finora?
La mia famiglia è stata sicuramente la più grande sostenitrice in tutto questo percorso affrontato fino ad ora. Mi hanno sostenuto nei momenti più difficili e gioito nei momenti più belli. Devo sicuramente a loro gran parte del mio percorso.
C’è un particolare momento o un’esperienza durante la tua carriera musicale che ritieni abbia avuto un impatto significativo sul tuo percorso artistico? Puoi condividere con noi cosa hai imparato da quella situazione?
Ad oggi l’esperienza più significativa è stata acquisire la mia identità artistica nel panorama musicale. Da tempo cercavo uno stile che potesse rispecchiarmi e un nome che potesse rappresentarmi.
Quali sono i tuoi obiettivi a lungo termine come artista? C’è qualcosa di specifico che speri di realizzare nel prossimo futuro?
Il mio obiettivo è trasmettere la mia musica a un pubblico sempre più ampio. Il mio sogno nel cassetto è cantare e gli obiettivi sono tanti. Non rinnego la mia parte scaramantica, quindi spero che i miei obiettivi “del futuro” si possano realizzare.