Terramadre debuttano con il loro primo singolo “Che Cosa Rimane”, disponibile a partire dal 30 Marzo su tutte le piattaforme digitali e digital store. Il brano, scritto da Vincenza Casati, non è solo un esordio ma anche il primo di una serie di brani inediti di prossima pubblicazione.
“Che Cosa Rimane” è un brano intenso dei Terramadre un viaggio interiore, messaggero di forti emozioni. Il singolo vuole colpire per l’arrangiamento minimale e d’impatto, con suoni veri e incisivi.
Genere rock alternativo italiano, che affonda le proprie radici nei grandi autori della musica nazionale, ma non rinuncia alle influenze brit dai Coldplay agli U2, con sonorità più introspettive e graffianti ed internazionali.
Il progetto musicale Terramadre, ideato e formato nel 2013 da Dimitri Costa (voce), Tommaso Galvani (tastiere) e Paolo Signifredi (basso), può già vantare diverse partecipazioni in eventi di fama nazionale come il progetto “Italia RE-rock”, e Rock Targato Italia. Inoltre, ha collaborato con famosi artisti italiani ed internazionali, tra cui Roberto Gualdi (PFM, Vecchioni, Lucio Dalla), Emiliano Vernizzi (Ligabue, Enrico Ruggeri, Gianluca Grignani, Mario Biondi), Giordano Gambogi (Ladri di biciclette, Notre-Dame de Paris di Cocciante, Nomadi, Mario Biondi), Giovanni Marani (Ligabue), Erik Montanari (Nada, Caravane de Ville, Massimo Zamboni, Graziano Romani), Niccolò Bossini (Ligabue), Lucio Boiardi Serri (Mietta, Lucio Dalla, fonico Ligabue, Zucchero), Nicola Denti (Custodie Cautelari e Dik Dik), Gianluca Losi (fonico Marlene Kuntz), Andrea Benassai (Elio ELST, Dolcenera).
Da Agosto 2016 i Terramadre sono impegnati nella realizzazione di brani inediti con la collaborazione di Autori del panorama nazionale come Vittorio Uboldi, Vincenza Casati e Niccolò Bossini.
I brani sono stati registrati, insieme a musicisti e artisti di altissimo livello e con l’aiuto di Maestri d’eccezione, come Maurizio Zappatini, in alcuni dei migliori studi italiani tra cui il Metropolis Studio Milano di Lucio Fabbri, il Bluebeet Studio di Lucio Boiardi Serri e Alberto Paderni a Reggio Emilia e il Sonoria Recording Plant di Andrea Benassai a Prato.
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