Continua il tour nazionale di Le Capre a Sonagli per la presentazione del nuovo disco, Cannibale, uscito il 10 marzo per Woodworm Label e prodotto da Tommaso Colliva (Muse, Franz Ferdinand, Damon Albarn, Afterhours, Calibro35, Ministri).
S’intitola Cannibale il terzo disco di Le Capre a Sonagli , uscito il 10 marzo per Woodworm Label (distr. Audioglobe). Un lavoro stoner folk, che unisce garage, ritmi tribali e ancestrali, psichedelia e fuzz, prodotto da Tommaso Colliva (Muse, Franz Ferdinand, Damon Albarn, Afterhours, Calibro35, Ministri).
Una voce tesse le trame dei brani, narrando storie e situazioni che attingono dalla mitologia classica, dalla paure per gli uccelli o per i pagliacci, a partire da importanti eventi storici o violente lotte animali. A dare unità al progetto, il punto di vista del gruppo, obliquo e disarmante, secondo cui se la Morte viene trattata in maniera grottesca e non spaventevole, la Sfiga è una nonna che porta iella; un sacrificio umano diventa la scelta personale di una donna che si immola per la sua divinità; Icaro un folle a cui il Padre raccomanda di stare attento a non scottarsi.
La scrittura del disco è durata circa un anno e si è articolata di due fasi distinte: nella prima – quella “garage” – hanno preso vita i brani dall’andamento veloce, distorti sia nella sonorità che nelle tematiche, nella seconda quelli distensivi. Tutte le canzoni sono state scritte in saletta da Le Capre A Sonagli e hanno visto nella batteria il motore creativo, arricchito poi da chitarre sporche e suoni ricavati da catene, piatti rotti e seghe circolari.
Grazie al costruttivo lavoro con il produttore Tommaso Colliva la voce ha trovato una nuova strada, diventando più comunicativa ma rimanendo immersa nell’immaginario bizzarro che contraddistingue la band, e gli strumenti acustici come la “chitarra indiana“, le percussioni o gli strumenti a fiato hanno esplorato nuove efficaci soluzioni per dialogare con le distorsioni elettriche e noise, in un ensamble del tutto originale.
Il treno in ritmica cadenza sincopata percorre veloce 9 terre popolate da strane storie grottesche. Il capotreno è una Capra con strani occhi umani, il suo puzzo caprino riempie i vagoni e le narici dei viaggiatori si irrorano di immagini, personaggi e storie tanto concreti quanto surreali. La bestia è famelica, una fame insaziabile divora la sua mente, e nella testa dei passeggeri la domanda è una sola: la Capra è Cannibale?(Le Capre a Sonagli)
Le Capre a Sonagli – Cannibale Tour
31/3 Torino Hiroshima (in apertura a Fast Animals and Slow Kids)
07/4 Bergamo Druso
08/4 Correggio (RE) Vizi del Pellicano
12/4 Roma Le Mura
13/4 Firenze Combo
15/4 Busto Arsizio (VA) Circolo Gagarin
20/4 Milano Serraglio
21/4 Sommacampagna (VR) Malkovich (in apertura a Fast Animals and Slow Kids)
22/4 Arezzo Karemaski (in apertura a The Zen Circus)
La storia de Le Capre a Sonagli comincia nel 2000 quando, con il nome di Mercuryo Cromo, la band bergamasca si fa notare dividendo il palco con Afterhours, Sick Tamburo, Cisco, The Zen Circus, Giorgio Canali e molti altri. Nel 2005 i Mercuryo Cromo pubblicano il disco di debutto -“Nuovi Colori”– a cui seguono “Mercuryo Promo” (2008) e “Tormenta” (2009).
Nell’estate 2010 il gruppo comincia la stesura di brani inediti, affrancandosi dalle vecchie sonorità per andare verso una maggiore sperimentazione a livello compositivo. Questo processo si concluderà con la definizione di una nuova identità: quella de Le Capre a Sonagli. Il progetto vede la luce ufficialmente il 1° aprile 2011 con la presentazione dell’ep omonimo: questo lavoro, interamente autoprodotto, porterà Le Capre ad esibirsi in apertura alla data bergamasca degli Asian Dub Foundation.
A luglio 2016 la band incrocia sul suo cammino Tommaso Colliva (Muse, Franz Ferdinand, Damon Albarn, Afterhours, Calibro35, Ministri), che si dimostra interessato a lavorare alla produzione artistica del nuovo disco. Al suo fianco, Le Capre effettuano un corposo lavoro di preparazione: 3 mesi di ricerca per ridefinire totalmente il loro modo di utilizzare la voce (non più solo uno strumento per costrutti musicali ma un vero e proprio mezzo per comunicare, attraverso i testi, le situazioni bizzarre che contraddistinguono l’immaginario della band). A fine Novembre, Le Capre entrano all’ Ishtar di Milano con Tommaso Colliva e Marco Olivi e in meno di un mese registrano 9 tracce, poi mixate a Londra nel Toomilab da Tommaso Colliva e masterizzate alla Maestà da Giovanni Versari.
Le Capre a Sonagli sono Stefano Gipponi (Chitarra indiana, chitarra acustica, chitarra elettrica, voce, cori, kazoo, hammond, ukulele, pianoforte, banjo), Matteo Lodetti (basso, basso acustico, armonica, flauto di pan, flauto a coulisse, grata, cori, didgeridoo), Enrico Brugali (Batteria, chiodi, seghe circolari, bonghi, congas, guiro, shaker, campanelline, campana, campanaccio, sonagli, cabasa), Giuseppe Falco (chitarra elettrica, effetti, noise).
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