Sabato 7 gennaio il cantautorato sfacciato di Giancane ha fatto tappa al Nuovo Cinema Palazzo di Roma con “Una Vita Al Top Deluxe” Tour. Ecco il nostro racconto di com’è andata!
Chi decide di andare ad un concerto di Giancane sa già che il giorno dopo avrà serie difficoltà a raccontare l’esperienza agli amici.
Scriverne è ancora più complicato, perché si tratta di spiegare sensazioni che vanno oltre la mera critica musicale.
La serata inizia subito all’insegna dell’ironia e dell’illogico con la presentazione di “Buono”, album d’esordio della simpaticissima Tunonna. Come per Giancane, anche in questo caso il nome è tutto un programma: spiritosa e teneramente emozionata, intrattiene la sala tra cover e pezzi scritti di suo pugno. Rischia molto puntando sul demenziale, ma riesce con successo a non scadere mai nel banale o nel volgare: una novità da tenere d’occhio.
Dopo un improbabile duetto con Tunonna, Giancane prende possesso del palco, mettendo fine all’attesa di fan e conoscenti desiderosi di sentirlo.
Il live di Giancane sfiora i limiti dell’assurdo, c’è davvero da aspettarsi qualsiasi cosa da un momento all’altro. Si respira aria di famiglia, c’è una sintonia rara con il suo pubblico, formato dai più svariati tipi umani, di qualsiasi età ed estrazione sociale.
È un pazzo che sa far ridere le persone, sa farsi voler bene e suscitare ammirazione anche quando non imbraccia la chitarra. E cosa importantissima sa improvvisare, prendendo spunto da quello che lo circonda e trasformandolo in una gag comica.
Bisogna poi sottolineare il supporto essenziale dei suoi fedeli (e stravaganti) compagni di viaggio: talentuosi musicisti della scena romana, ma soprattutto amici con cui Giancane scherza continuamente. Ed essendo appunto una festa in casa, non mancano anche gli invitati d’eccezione, come la promessa dell’indie folk italiano Wrongonyou e lo strepitoso violinista Andrea Ruggiero.
L’apice del delirio arriva però con un ospite fuori programma: un bambino di appena sette anni in prima fila, che Giancane chiama in scena durante l’amatissima “Vecchi di merda”. Il pubblico salta, balla e canta la hit; il tutto è poi amplificato dall’esilarante presenza del piccolo fan sul palco, che chiude il pezzo al microfono tra applausi ed urla entusiaste.
Sul finale lo vediamo in un’inedita veste punk rock, sulle note di alcuni suoi brani riarrangiati.
Trasmette allegria, positività, energia e non tradisce mai la trasparenza e la schiettezza che lo caratterizzano. Ama conversare con chi gli sta di fronte, con una portentosa capacità di scherzare e coinvolgere chiunque.
Giancane ha indiscutibilmente la stoffa del leader, senza però essere burattinaio, ma burattino al servizio del suo pubblico.
Un suo concerto non può certo soddisfare chi ama sound ricercati, rime poetiche e voci cristalline, ma è l’ideale per chi per una sera cerca nella musica un’occasione di svago senza prendersi troppo sul serio.
#FollowtheNoise…