I Negramaro premiati nella sezione Big con il brano sui migranti “Dalle mie parti”. Nella sezione Emergenti il Premio Assoluto va ai Blindur e a Donix quello della Critica. Il Premio Indieffusione è stato assegnato a Picciotto.
La 24a edizione del Premio Amnesty nella sezione Emergenti ha visto trionfare Napoli: a Blindur con il brano “3000x” è andato il premio assoluto e a Donix con “Siriana” quello della Critica, in una finale che ha visto in gara anche gli Aftersat, pure loro partenopei, con “Sanpapiè”; Olivia xx da Viterbo con “Solo una figlia” (che ha portato a casa il premio del pubblico) e Picciotto da Palermo con “Bimbi” che si è aggiudicato il Premio Indieffusione.
La finale del contest che premia le canzoni sui diritti umani si è svolta domenica sera, nella giornata conclusiva del festival “Voci per la libertà – Una canzone per Amnesty”, iniziato il 17 luglio ad Adria e proseguito dal 22 al 25 luglio a Rosolina mare .
Protagonisti della giornata sono stati anche i Negramaro, che hanno ricevuto il Premio per la sezione Big, grazie alla canzone “Dalle mie parti”, e si sono esibiti sul palco di piazzale Europa.
Sangiorgi, autore del pezzo vincitore, ha detto:
“Avrei forse voluto chiamare questa canzone ‘Dialogo tra un essere umano e un migrante’. Le vite in mare vanno salvate. Stiamo togliendo l’ultimo barlume di umanità a queste persone. La nostra mano tesa verso di loro è questa canzone”.
Sulla vittoria ha aggiunto: “Non mi sembra vero di aver vinto un premio così grande come il Premio Amnesty. Quando ho saputo della vittoria ho detto “ce l’ho fatta”. Ce l’ho fatta non a vincere ma a far arrivare una canzone di questo tipo. Ho sempre sognato di dire la mia ed il mio posto per dirla è una canzone. A chi ci dice che dobbiamo cantare e non fare politica rispondo che è la canzone il nostro posto, il posto dove dire certe cose. Se qualcuno vuole risponderci lo faccia con una canzone”.
l filo conduttore del festival è stato il sessantesimo anniversario di Amnesty International, mentre media partner ufficiale è stata Rai Radio1, che ha anche proposto vari collegamenti in diretta dal festival.
La conduzione delle serate era affidata a Savino Zaba e Carmen Formenton.
Fra gli ospiti di “Voci per la libertà” ci sono stati: Yo Yo Mundi, H.E.R., Vallanzaska, Giulio Wilson, Francesca Incudine, Agnese Valle ed il progetto Jonathan Livingston, mentre le finali della sezione Emergenti del Premio Amnesty ha visto in gara anche Innocente, Ozora e Miriam Ricordi.
A completare il programma, gli aperitivi pomeridiani fra musica e parole, la proiezione di “Candle in barbed wire“, un docufilm con regia di Fabio Masi sui sessant’anni di battaglie di Amnesty International per la difesa dei diritti umani e due mostre: “60 volti per 60 anni” di Gianluca Costantini e “Free Patrick Zaki: prisoner of conscience”, concorso internazionale.