Erica Mou, cantautrice pugliese conosciuta dal grande pubblico nel 2011 grazie alla partecipazione al Festival di Sanremo con la canzone “Nella vasca da bagno del tempo”, ha festeggiato i suoi 10 anni di carriera con il tour invernale “Grazie dei fiori”.
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“Grazie dei fiori” è un viaggio di dieci date per tutta Italia in cui ogni sera Erica ha reso omaggio ad una donna che ha fatto la storia.
“Grazie dei fiori è un tour nato per celebrare dieci donne speciali.
Saffo, con i suoi sfrontati inni all’amore; Raffaella Carrà, con l’ombelico scoperto in faccia a un’Italia ancora troppo bigotta.
Donatella Versace, che un giorno ha dovuto dimostrare al mondo di non essere soltanto la sorella di Gianni; Margherita Hack che ha insegnato agli uomini il femminile singolare della parola scienziato; Bebe Vio, che si è ripresa, combattendo, tutto quello che la vita le ha tolto.
E poi ancora Anna Magnani, Mia Martini e Jane Goodall che ha scelto di perdersi nella foresta per mostrarci da dove arriva la parola “Uomo”; Nina Simone, che con la voce amara è stata giovane, nera e di talento; Marina Abramovic, che ha consegnato suo corpo all’arte.”
Con queste parole Erica ha introdotto il suo spettacolo all’Angelo Mai, accompagnata dal polistrumentista britannico Majikel e dalla violoncellista Flavia Massimo e dedicandolo all’attrice romana Anna Magnani che “contava le rughe e aveva due pozzi di vita al posto degli occhi.”
Un concerto intimo e delicato in cui oltre ai suoi brani più celebri come “Dove cadono i fulmini”, Erica ha presentato anche il singolo “A ring in the forest” e la cover totalmente riarrangiata di Rossana Fratello “Sono una donna, non sono una santa”, pubblicata il 5 novembre scorso per Godzillamarket ed Artist First.
A rendere la serata ancora più speciale è stato il duetto con Renzo Rubino, ospite di questa data capitolina, che insieme alla giovane cantautrice ha cantato la sua bellissima “Custodire” e la celebre “‘O surdato ‘nnammurato”.
Con questo live Erica Mou si è confermata un’artista di grande talento e con una sensibilità fuori dal comune, riuscendo nella difficile impresa di rendere omaggio a dieci figure femminili così importanti in maniera credibile e coinvolgente.
Foto: Dario Argenziano
Articolo: Lorenzo Imperi