A dare il via alla nuova stagione del Monk a Roma ci pensano i The Winstons venerdì 29 settembre. Tra psichedelica anni ’70 e un occhio strizzato al jazz c’eravamo anche noi a raccontarvi il trip avvolgente del power trio di Roberto Dell’Era, Lino Gitto ed Enrico Gabrielli. The Winstons sono Roberto Dell’Era (Afterhours), Enrico Gabrielli (Calibro 35) e Lino Gitto (UFO), un power trio composto da basso, batteria, tastiere e voci dedito alla psichedelia e al culto dell’anarchia ancestrale. Arrivano ad aprire magistralmente la nuova stagione romana del Monk, uno spazio culturale per lo sviluppo e la promozione dell’arte in ogni sua forma, presentando il loro primo lavoro.
Venerdì 29 settembre 2017 è una tranquilla e fresca serata romana di inizio autunno. Improvvisamente, mentre il trio arriva sul palco del Monk attaccando le prime note di Nicotine Freak, traccia che apre l’omonimo primo lavoro in studio, si ha subito la sensazione di essere saliti su una macchina del tempo ed essere stati catapultati indietro a tutta velocità dritti fino a Woodstock. Il concerto del power trio è un caleidoscopio di colori e suoni, un viaggio indietro nel tempo dove si stringono le mani ai Pink Floyd e ai Beatles di Strawberry fields, si condividono esperienze con i Doors e Jimi Hendrix durante le elucubrazioni mentali in mondi migliori.
Per tutta la durata dello spettacolo il pubblico, noi compresi, è rapito in una folle esperienza sonora, un viaggio lisergico tra i suoni variegati che esplorano tutta la Canterbury anni settanta decisamente influenzata dal jazz. Diventa difficile risvegliarsi dall’atmosfera evocata dalla band, mettere i piedi a terra e lasciarsi dietro quel campo di fragole. Il power trio dedito al culto della psichedelia, dopo un primo ottimo lavoro in studio ammalia definitivamente nella potente e avvolgente versione live.
(Photo Credits: Gianfranco Schetter)
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