I Luf con Davide Van De Sfroos per il concerto a San Siro del 9 giugno. La band camuna accompagnerà il cantautore lariano nella parte centrale del live, tornando a collaborare come ai tempi di “Brèva e Tivàn” e “Per una Poma”.
Ci saranno anche I Luf il 9 giugno a Milano, Stadio di San Siro, per il mega-concerto di Davide Van De Sfroos. La band della Valcamonica accompagnerà il cantautore lariano nel set centrale del concerto, andando così a riallacciare un legame che aveva contraddistinto l’inizio dei rispettivi percorsi artistici nell’ormai lontano 1999. Il leader de I Luf Dario Canossi, infatti, aveva collaborato in quel periodo della carriera del “Davide” al passaggio da I De Sfroos di “Manicomi” al Davide Van De Sfroos del disco “Brèva e Tivàn”. Contemporaneamente Canossi, chiusa l’esperienza Chmk, dava vita ai I Luf e al disco di debutto del 2002 “Ocio ai Luf”. Inoltre alcuni componenti del gruppo, come Ranieri Fumagalli e Sergio Pontoriero, accompagneranno Davide nel disco “Per una Poma”.
Negli anni molte volte le strade de I Luf e di De Sfroos si sono incrociate con collaborazioni a diversi livelli ma anche divisi hanno sempre viaggiato su binari paralleli creando il nuovo folk cantautoral-dialettale lombardo e diventandone punti di riferimento. Con il concerto del 9 giugno alla Scala del Calcio questo legame tornerà a rinsaldarsi: I Luf hanno riarrangiato per l’occasione, e alla loro maniera, una decina di brani di Davide Van De Sfroos e con lui faranno ballare San Siro.
La partecipazione al concerto milanese di Davide Van De Sfroos arriva per I Luf a quasi un anno dall’uscita dell’ultimo lavoro “Delaltèr”, pubblicato il 21 giugno 2016 in concomitanza con la Giornata Mondiale del Rifugiato. “Delaltèr” è dedicato al viaggio, e in particolare alle migrazioni dei nostri tempi. I Luf raccontano chi sta “dall’altra parte” (questo significa il titolo in dialetto della Valcamonica) con la consueta miscela di divertimento e impegno, stemperando nell’allegria del loro folk-rock verace e danzereccio la tragicità degli accadimenti. Nasce così un disco (doppio: un cd elettrico e uno acustico) di piccole grandi reazioni al disincanto dei nostri tempi, ferme nella gioia dell’impegno e senza alcuna pedanteria, lasciando che chi balla possa anche riflettere.
“Perché – raccontano I Luf – chiunque prima o poi inizia a viaggiare, fosse anche nell’ultimo viaggio che a tutti spetta. E c’è solo una direzione ‘ostinata e contraria’ da seguire: quella della speranza contro la paura, della vita contro la morte, della ragione e del cuore contro l’ignoranza.”
“Delaltèr” è il dodicesimo disco de I Luf, che dal 2002 ad oggi hanno percorso in lungo e in largo l’Italia portando il loro “folk-rock camuno” sempre divertente e impegnato, con testi ricchi di richiami all’attualità cantanti nella lingua originaria della Valcamonica. Durante il loro percorso I Luf hanno tradotto in lingua camuna brani dei Lynyrd Skynyrd (“Sweet Home Alabama” diventato “So nahit ‘n Val Camonega”) e Bruce Springsteen (“American Land” riletta come “La ‘Al de Legn”), omaggiato il repertorio di Francesco Guccini (nel disco “I Luf cantano Guccini”) e collaborato con artisti quali Lorenzo Monguzzi (Mercanti di Liquore), l’arpista Vincenzo Zitello, Marino Severini dei Gang, Flavio Oreglio, Enrico Bertolino, Daniele Ronda e Massimo Priviero.
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